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Cosa sappiamo davvero
delle piramidi?

Le piramidi egizie, monumenti emblematici dell'antichità, continuano ad affascinare studiosi e appassionati di tutto il mondo. Ma cosa sappiamo davvero di questi imponenti edifici, che svettano nel deserto da millenni? In questo articolo esploreremo le teorie più recenti e i dati archeologici più affidabili, tracciando un quadro esauriente delle piramidi, dal loro scopo originario alle tecniche di costruzione.

Sommario

1. Le origini

Le piramidi furono costruite principalmente durante l'Antico Regno dell'Egitto, un periodo che va dal 2686 al 2181 a.C. La più famosa, la Grande Piramide di Giza, fu eretta per il faraone Cheope attorno al 2560 a.C. Tuttavia, la tradizione delle tombe monumentali ha origini più antiche. Le prime strutture piramidali risalgono alla III dinastia, sotto il faraone Djoser (ca. 2670 a.C.), che commissionò la costruzione della piramide a gradoni di Saqqara, progettata dal celebre architetto Imhotep.


2. La costruzione: tecniche e sfide ingegneristiche

Uno dei misteri più intriganti delle piramidi riguarda le tecniche utilizzate per la loro costruzione. Le prime teorie suggerivano che fosse impossibile per gli antichi Egizi, con le loro tecnologie limitate, erigere edifici così colossali. Tuttavia, studi recenti hanno dimostrato che le piramidi furono il frutto di un'ingegneria avanzata e di un'organizzazione sociale altamente sviluppata.

2.1 Trasporto dei blocchi di pietra

Un aspetto cruciale riguarda il trasporto degli enormi blocchi di pietra utilizzati per costruire le piramidi. La Grande Piramide di Giza, ad esempio, è composta da circa 2,3 milioni di blocchi di pietra, alcuni dei quali pesano fino a 80 tonnellate. Gli archeologi hanno scoperto tracce di rampe e sistemi di slittamento che potrebbero essere stati utilizzati per trasportare i blocchi dal sito di estrazione al cantiere. In particolare, nel 2018, una scoperta significativa nella cava di Hatnub, a est di Giza, ha rivelato un sofisticato sistema di rampe inclinabili che permetteva agli operai di trascinare i blocchi su pendii ripidi.

2.2 Precisione nelle misurazioni

Un altro aspetto sorprendente è l'estrema precisione con cui le piramidi furono allineate e costruite. La Grande Piramide, ad esempio, è orientata quasi perfettamente verso i quattro punti cardinali, con un margine d'errore di pochi minuti d'arco. Si ritiene che gli antichi Egizi abbiano utilizzato osservazioni astronomiche per raggiungere questa precisione. Inoltre, le tecniche di costruzione e misurazione utilizzate erano talmente avanzate che l'errore complessivo nella costruzione della piramide è stimato essere inferiore allo 0,1%.


3. Il significato religioso e cosmologico

Le piramidi non sono soltanto grandi tombe monumentali, ma rappresentano un complesso sistema di simboli religiosi e cosmologici legati alla concezione egizia dell'aldilà e al rapporto tra il faraone, il cosmo e le divinità. Gli antichi Egizi credevano infatti che la piramide rappresentasse una scala verso il cielo, un collegamento tra il faraone e gli dei. Il faraone, alla sua morte, diventava un essere divino, e la piramide rappresentava il mezzo per raggiungere l'immortalità. Inoltre, la disposizione delle piramidi lungo il Nilo aveva un preciso significato religioso. Il fiume Nilo, che scorreva da sud a nord, simboleggiava il ciclo di vita e morte, con la parte occidentale (dove si trovano la maggior parte delle piramidi) considerata il regno dei morti. Diversi autori esplorano questi aspetti, fornendo una prospettiva complessa del significato religioso e cosmologico delle piramidi.

3.1 Significato religioso: il faraone come dio e intermediario divino

3.2 Significato cosmologico: connessione con il cielo

3.3 Simbolo della montagna sacra e della creazione

3.4 Il culto del sole e l'ascesa del faraone

Le piramidi egizie, quindi, erano simboli complessi che rappresentavano l'unione del faraone con il cosmo, la sua deificazione e la sua protezione eterna. Erano al tempo stesso tombe, monumenti di potere e luoghi di contatto con il divino. Attraverso la loro forma, orientamento e simbolismo, le piramidi incarnavano il ciclo della rinascita, il culto solare e l'eternità, temi ben illustrati dalle opere di autori come Bauval, Verner, Arnold e Hawass.

4. Le scoperte archeologiche recenti

Negli ultimi decenni, gli archeologi hanno compiuto progressi significativi nello studio delle piramidi, grazie all'uso di tecnologie moderne come il radar a penetrazione del suolo e la tomografia muonica. Quest'ultima, in particolare, ha permesso di scoprire nuove cavità all'interno della Grande Piramide, che potrebbero celare ulteriori segreti. Nel 2017, una scansione condotta da un team internazionale ha rivelato l'esistenza di un grande vuoto sopra la Grande Galleria, una scoperta che potrebbe offrire nuove informazioni sulla struttura interna della costruzione.

Inoltre, sono state fatte diverse scoperte archeologiche che arricchiscono notevolmente la conoscenza dell'antico Egitto, rivelando informazioni sia sui monumenti principali come le piramidi, sia su aspetti della vita quotidiana, della religione e delle pratiche funerarie. Scoperte come i papiri di Wadi al-Jarf e i templi solari offrono una visione più completa della logistica e delle credenze dell'epoca, mentre le tombe e i sarcofagi di Saqqara svelano dettagli sulle pratiche religiose e sulla società egizia. Ecco alcune delle più rilevanti:

4.1 Papiri di Wadi al-Jarf (2013)

4.2 Scoperta della tomba di Wahtye a Saqqara (2018)

4.3 Scoperta di oltre 100 sarcofagi a Saqqara (2020)

4.4 Scavi nel tempio solare di Abusir (2021)

4.5 Scoperta della piramide della regina Neith a Saqqara (2022)


5. Le piramidi oltre l'Egitto

Anche se le piramidi egizie sono le più famose, non furono le uniche costruzioni di questo tipo nell'antichità. In Nubia (nell'attuale Sudan), furono erette oltre 200 piramidi, sebbene di dimensioni più modeste rispetto a quelle egizie. Anche in America centrale, le civiltà precolombiane come i Maya e gli Aztechi costruirono piramidi imponenti, utilizzate per scopi religiosi e sacrificali.


Postilla

Nonostante i numerosi progressi fatti dall'archeologia moderna, le piramidi continuano a mantenere molti dei loro segreti. Le teorie sulla loro costruzione, sul loro significato e sul loro scopo sono numerose e, in alcuni casi, contrastanti. Ciò che è certo, tuttavia, è che le piramidi rappresentano uno dei più grandi risultati dell'umanità, sia dal punto di vista architettonico che spirituale.

Bibliografia

  • Arnold, D. Building in Egypt: Pharaonic Stone Masonry. Oxford University Press, 1991.
  • Bauval, R., and A. Gilbert. The Orion Mystery. Random House, 1994.
  • Brier, B. The Secret of the Great Pyramid. Harper, 1998.
  • Dodson, A., and D. Hilton. The Complete Royal Families of Ancient Egypt. Thames & Hudson, 2004.
  • Hawass, Z. The Pyramids: The Mystery, Culture, and Science of Egypt's Great Monuments. HarperCollins, 2006.
  • Isler, M. Sticks, Stones, and Shadows: Building the Egyptian Pyramids. University of Oklahoma Press, 2001.
  • Lehner, M. The Complete Pyramids. Thames & Hudson, 1997.
  • Tallet, P. The Red Sea Scrolls: How Ancient Papyri Reveal the Secrets of the Pyramids. Thames & Hudson, 2017.
  • Verner, M. The Pyramids: Their Archaeology and History. Atlantic Books, 2001.
  • Wilkinson, R. H. The Complete Temples of Ancient Egypt. Thames & Hudson, 2000. 

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